Donna
Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte tra le donne a livello mondiale.1
La concezione che queste patologie colpiscano più frequentemente il sesso maschile, associata alla difficoltà dei medici a identificare nelle donne i sintomi caratteristici, ne rende complessa la fase di diagnosi e trattamento, costituendo un rilevante problema di salute pubblica.1
Coronopatia, artimia e insufficienza cardiaca sono le patologie cardiovascolari più comuni nel sesso femminile, associate a manifestazioni di sintomi spesso atipici.1,2
Oltre ai sintomi comuni dell’angina, come dolore o disagio al petto, le donne possono infatti manifestare una vasta gamma di sintomi predittivi di un evento cardiovascolare, come dolore al collo, alla mascella, alla gola, alla parte superiore dell’addome o alla schiena, ma anche nausea, vomito e stanchezza eccessiva.1,2
Anche i fattori di rischio per l’insorgenza delle patologie cardiovascolari nelle donne, seppur nella maggioranza comuni agli uomini, possono assumere un differente livello di gravità, in relazione al genere.1
È stato ad esempio dimostrato che il fumo di sigaretta ha un impatto negativo più accentuato nelle donne, provocando alterazioni biochimiche a livello della parete endoteliale.1
Oltre all’inattività fisica, una serie di altri fattori aumenta il rischio di sviluppare un disturbo cardiovascolare, tra cui età (superiore ai 55 anni), ipertensione, dislipidemia e diabete mellito e, in aggiunta, fattori di rischio caratteristici del sesso femminile come lo stato di postmenopausa, l’isterectomia e le possibili complicazioni durante la gravidanza.1